Bianco, Mare-

(Beloje more). Dipendenza (90.000 km²) del Mar di Barents (Mar Glaciale Artico), il limite col quale è posto lungo una linea che unisce il capo Kanin con il capo Svjatoj. Insinuato profondamente nella costa settentrionale della Russia europea, tra le penisole di Kola e di Kanin, si articola nei golfi del Mezen e di Kandalakša e nelle baie della Dvina e di Onega; vi affiorano le isole Solovecki, Mjag e Moržovec. Mare continentale, è poco profondo (profondità massima 330 m nel settore centrale) e ha una ridotta salinità (24-26‰ in mare aperto; 15-20‰ presso le coste) a causa dei numerosi fiumi che vi sfociano (Mezen, Dvina Settentrionale, Onega, Kem, Varzuga, Ponoj, ecc.). La temperatura delle acque superficiali, che in estate raggiunge i 7 ºC a N e i 14 ºC a S, scende sotto zero nei mesi invernali, per cui il Mar Bianco è coperto, da novembre a maggio, da un bianco strato di ghiaccio (da cui il nome); al di sotto dei 100 m, invece, la temperatura è sempre inferiore a zero. Per la sua forma a imbuto e la scarsa profondità, la marea raggiunge ampiezze variabili dai 7-9 m nel golfo del Mezen agli 1-3 m negli altri golfi e baie maggiori. Il fondo del Mar Bianco è ricoperto da rocce e pietre nella sezione settentrionale, da sabbie e ghiaie in quella meridionale e da fanghi fluviali in quella centrale; le acque sono molto pescose (aringhe, merluzzi) e popolate, nella parte settentrionale, da foche. Alle sue rive si affacciano numerosi porti, tra cui i principali sono quelli di Arcangelo, Onega, Mezen, Belomorsk, Kem e Kandalakša, accessibili da giugno a ottobre e importanti sia per la pesca, sia per il commercio del legname; Arcangelo è accessibile tutto l'anno grazie all'attività delle navi rompighiaccio che mantengono aperta una linea di navigazione. Una rete di canali, tramite alcuni laghi e fiumi, collega il Mar Bianco con il Mar Baltico, il Mar Nero e il Mar Caspio. Ospita diverse basi navali militari russe, dopo esser stato per secoli l'unico mare cui lo Stato russo avesse accesso.