Biagi, Vittòrio
ballerino e coreografo italiano (Viareggio 1941). Allievo di Ugo Dell'Ara a Genova, entrò a far parte del corpo di ballo della Scala nel 1960, mettendosi in luce come solista. Nel 1961 si unì al Ballet du XXe Siècle di Maurice Béjart che lo utilizzò ben presto in ruoli di primo ballerino. Al 1964 risale il suo debutto come coreografo con Jazz impressions. Nel 1966 fu étoile dell'Opéra-Comique a Parigi e, dal 1969 al 1976, direttore del ballo e primo coreografo dell'Opéra de Lyon; nel biennio 1977-78 guidò la Compagnia di balletto dei Teatri dell'ATER a Reggio nell'Emilia. Nel 1978 fondò Danza Prospettiva, una compagnia professionale semistabile che è vissuta fino al 1989. Direttore del ballo a Palermo (1987-88), nel 1989 divenne direttore artistico del Nuovo Balletto di Roma. Fra i suoi balletti di maggior successo da ricordare: L'après-midi d'un faune (1964), Notte di Walpurga (1965), L'enfant et les sortilèges (1967), Platée (1968), Alessandro Nevskij (1970), Romeo e Giulietta (1970), Symphonie fantastique (1978), La sagra della primavera (1975), Settima sinfonia (1977), Leonardo o il potere dell'uomo (anche in versione televisiva, 1983), Grazie Fred (1988), Till Eulenspiegel (1990). Ha collaborato spesso come coreografo per programmi di varietà con la RAI. Nel 2001 ha presentato a Venezia per la rassegna "Danza in Campo": Verdi in libertà, Racconti con Conte... II e Savor Mediterraneo.