Benussi, Vittòrio
psicologo italiano (Trieste 1878-Padova 1927). Cittadino dell'impero austro-ungarico, studiò filosofia all'Università di Graz con A. von Meinong. Laureatosi nel 1902, diresse il laboratorio di psicologia dell'università fino al 1918. Finita la prima guerra mondiale e avuta la cittadinanza italiana, ebbe l'incarico di psicologia sperimentale all'Università di Padova dove nel 1922 fu nominato professore ordinario per chiara fama. Nel periodo austriaco l'interesse di Benussi fu rivolto soprattutto alla psicologia sperimentale e alla percezione. Sostenitore delle concezioni di Meinong, lo psicologo asserì, in polemica con gli autori della scuola della Gestalt, che la percezione fosse frutto di una “produzione”. Nel periodo italiano, pur non abbandonando gli studi di laboratorio, cominciò a interessarsi di ipnosi e, negli ultimi anni, di psicanalisi. È interessante ricordare come Benussi abbia realizzato il primo lie detector. Le opere principali da ricordare sono: Psicologia della concezione del tempo (1913); La suggestione e l'ipnosi come mezzi di analisi psichica reale (1925).