Belling, Rudolf
scultore tedesco (Berlino 1886-Krailling 1972). Formatosi a Berlino con P. Breuer, è uno dei fondatori del Novembergruppe, che promuove l'evoluzione dell'arte in Germania dopo la prima guerra mondiale, ed è tra gli innovatori e pionieri della scultura moderna, tra i primi a riconoscere l'importanza di vuoti, concavità, e spazi negativi. Nelle sue sculture degli anni Venti riproduce la figura umana in modo espressionistico ed è influenzato dal lavoro di N. Gabo, A. Archipenko e dai costruttivisti (Bildnis Alfred Flechtheim, 1927; Ritratto di Alfred Flechteim). Presto le sue sculture assumono però forme organiche che combinano i principi stilistici di Cubismo, Impressionismo e Futurismo (ne è esempio Dreiklangs, 1919, il suo primo lavoro del tutto astratto, in cui tre forme arricciate simili a volti smussati spiccano come foglie dal fusto di una pianta) e possono essere considerate ibridi tra rappresentazione del mondo naturale e di quello della tecnologia. Riceve numerose commissioni per parchi, memoriali e ristoranti, che gli permettono di esplorare la relazione tra scultura e architettura.