Bell, Daniel

sociologo statunitense (New York 1919). Si devono a lui alcune delle definizioni sociologiche di grande fortuna pubblicistica, come la “fine delle ideologie” e la “società postindustriale” (The End of Ideology: on the Exhaustion of Political Ideas in the Fifties, 1965; The Coming of Post-Industrial Society, 1973). Con la critica dei tradizionali schemi ideologici (1960), Bell ha inteso polemizzare con la visione apocalittica della società di massa e denunciare la matrice aristocratica e la formazione filosofica proprie degli intellettuali europei trapiantati negli Stati Uniti nel secondo dopoguerra. Con l'analisi del mondo del lavoro nella società dell'automazione (1974), ha annunciato la fine delle identità politiche legate alla condizione di classe e al conflitto industriale (The Cultural Contradictions of Capitalism, 1976).

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