Beckford, William
scrittore inglese (Fonthill Giffard, Wiltshire, 1760-Bath 1844). Di famiglia ricca, studiò musica con Mozart e trascorse la giovinezza (1777-96) viaggiando in Europa. Nel 1796 si fece erigere la Fonthill Abbey, fastoso palazzo neogotico dove si stabilì fino al 1822, anno in cui, in seguito a dissesti finanziari, si dovette ritirare nei pressi di Bath. Per il suo culto dell'esotismo Beckford è considerato un decadente avanti lettera. Scrisse un diario dei suoi viaggi (Italy; with Sketches of Spain and Portugal, 1834), due romanzi e l'opera satirica Biographical Memoirs of Extraordinary Painters (1780), in cui tracciò le biografie burlesche di personaggi immaginari prendendo di mira i metodi usati nelle biografie degli artisti. L'opera maggiore è Wathek, an Arabian Tale (1782; Wathek, racconto arabo), che divenne la “bibbia” di Byron: vi si fonde la tendenza per l'orrifico del romanzo nero, o “gotico”, con l'aspirazione per l'esotismo e il satanismo.