Beaver, Bruce
poeta australiano (Manly 1928-Sidney 2004). Organizzatore di programmi radiofonici, impiegato e lettore di bozze prima di dedicarsi alla carriera letteraria, Beaver ha subito numerosi ricoveri per una nevrosi maniaco-depressiva dovuta a un'adolescenza infelice, che nei momenti di relativo benessere psichico si trasforma nella perenne inquietudine e nell'angoscia esistenziale di cui è pervasa la sua opera poetica. Figura di spicco della nuova poesia australiana, cui ha dato anche importanti contributi teorici, l'autore è influenzato dai poeti americani sostenitori della “forma aperta”, particolarmente William Carlos Williams. È autore di notevoli raccolte poetiche: Under the Bridge (1961; Sotto il ponte), Letters to Live Poets (1969; Lettere ai poeti vivi), Odes and Days (1975; Odi e giorni), con poesie argute, intelligenti, ironiche e profondamente innovative sul piano formale. Nelle raccolte successive la paura della morte e il senso di isolamento, la meditazione sulla vita e sul male divengono troppo insistiti e forzati e suonano falsi, forse per un eccesso di autobiografismo. Selected Poems (1979; Poesie scelte) si caratterizza per un maggiore ottimismo e una ritrovata fiducia nella vita. Nel 1986 pubblica Headlands Prose Sketches, nel 1988 Charmed lives e nel 1994 Anima: and other poems (Anima: e altri poemi).