Beauvoir, Simone de-

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scrittrice francese (Parigi 1908-1986). Dopo essersi laureata in lettere alla Sorbona e aver conseguito l'agrégation di filosofia (1929), si dedicò (1931-43) all'insegnamento. L'incontro con Sartre, avvenuto negli anni dell'università, fu determinante per la sua formazione intellettuale. Nel 1943, abbandonato l'insegnamento, pubblicò il primo romanzo, L'invitée (L'invitata), la cui protagonista è una giovane borghese in rotta con il proprio ambiente; nel 1945 pubblicò una commedia, Les bouches inutiles (Le bocche inutili), e un romanzo, Le sang des autres (Il sangue degli altri), che rispecchiano la problematica esistenzialistica della libertà e della responsabilità. Seguirono, nel 1946, un racconto filosofico, Tous les hommes sont mortels (Tutti gli uomini sono mortali), e un saggio sull'esistenzialismo, Pour une morale de l'ambiguïté (1947; Per una morale dell'ambiguità). Del 1949 è il lungo saggio Le deuxième sexe (Il secondo sesso), dove è dibattuto il problema della libertà e della condizione della donna sul piano sociale e morale, e del 1954 il romanzo più noto, Les mandarins (I mandarini; premio Goncourt), sugli intellettuali di sinistra esitanti tra il comunismo e il rifiuto di ogni forma di impegno. Dai suoi numerosi viaggi in tutto il mondo Beauvoir ha tratto spunto per varie raccolte di osservazioni e di meditazioni di carattere politico e sociale, tra cui ricordiamo La longue marche (1957; La lunga marcia), scritta al ritorno da un viaggio in Cina. Di grande interesse sono i volumi di una sua autobiografia: Mémoires d'une jeune fille rangée (1958; Memorie di una ragazza perbene), La force de l'âge (1960; La forza dell'età), La force des choses (1963; La forza delle cose). Tra le altre sue opere spiccano: Une morte très douce (1965; Una morte dolcissima) a sfondo autobiografico, due romanzi, Les belles images (1966; Le belle immagini) e La femme rompue (1967; La donna spezzata), e un saggio, La vieillesse (1970; trad. italiano La terza età). Ha manifestato un impegno politico nel movimento post-sessantottesco e ha dato un contributo concreto alla causa del femminismo. Altre sue pubblicazioni sono: Tout compte fait (1972; A conti fatti), quarto volume della sua autobiografia, Quand prime le spirituel (scritto nel 1937, ma pubblicato solo nel 1979; trad. italiano Lo spirituale un tempo). Del 1981 è il libro-confessione La cérémonie des adieux (1981;La cerimonia degli addii), dedicato agli ultimi anni di J.-P. Sartre. La pubblicazione, nel 1989, di Lettres à Sartre e del Journal de guerre (1939-1941) ha messo in luce aspetti finora sconosciuti della sua personalità.

Bibliografia

Ch. Mouchabir, Simone de Beauvoir, Parigi, 1972; M. Descubes, Connaître Simone de Beauvoir, Parigi, 1974; J.-J. Zéphyr, Le néo-féminisme de Simone de Beauvoir, Parigi, 1982; P. Tomacelli, La donna donna. Lettura critica del Secondo Sesso di Simone de Beauvoir, Milano, 1988.

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