Barmècidi
famiglia persiana, discendente da Hālid ben Barmak, influente ministro dei due primi califfi abbasidi. I Barmecidi, che verso la fine del sec. VIII diedero agli Abbasidi ministri e uomini di Stato, acquistarono particolare potere al tempo del califfo Harūn ar-Rašīd (786-809), con Yahyā, figlio di Hālid, e con i suoi due figli al Fadl e Ǧafar; il primo fu nominato visir e a lui furono concessi poteri che ne facevano il capo di tutta l'amministrazione, gli altri furono associati dal padre al governo. I Barmecidi erano gli uomini più ricchi di Baghdad e si soleva dire “generoso come Ǧafar” per indicare una liberalità sconfinata; il loro potere fu tale che alcuni storici del califfato parlarono addirittura di regno barmecide. Nell'803, all'improvviso, Ǧafar, fino a quel momento carissimo al califfo, fu giustiziato e gli altri membri della famiglia vennero arrestati. La fine improvvisa dei Barmecidi fu interpretata nei modi più diversi dagli autori loro contemporanei; tuttavia secondo l'ipotesi più probabile il califfo si voleva sbarazzare di elementi che per la ricchezza accumulata e per il potere raggiunto potevano divenire pericolosi.