Baldus
poema in latino maccheronico di Teofilo Folengo, pubblicato in edizione definitiva nel 1552. Il protagonista, Baldus, figlio di Guidone, discendente di Rinaldo, viene allevato a Cipada, presso Mantova, dal contadino Berto Panada. Divenuto un eroe popolano, fa lega con la feccia del paese: con Cingar, una specie di Margutte, e con Falchetto, mezzo uomo e mezzo cane, Baldus semina il terrore nel paese e vive alle spalle di Zambello, figlio di Berto, immagine del contadino goffo e sfruttato. Di avventura in avventura Baldus giunge all'inferno e finisce in un'immensa zucca, dove sono puniti i bugiardi, in primo luogo i poeti e, tra essi, anche Merlin Cocai (pseudonimo dell'autore). Motivo centrale del poema è la scoperta del mondo contadino, che è la fonte di ispirazione della robusta e amara comicità del Folengo.