Bólla d'òro

(latino Bulla aurea o Bulla Carolina), fu così denominata la costituzione promulgata il 25 dicembre 1356 dall'imperatore Carlo IV, che regolava l'elezione imperiale. Era suddivisa in 31 capitoli, 27 dei quali si occupavano delle modalità dell'elezione dell'imperatore. Il numero degli elettori era fissato a 7: 4 elettori laici (re di Boemia, conte del Palatinato, duca di Sassonia, margravio di Brandeburgo) e 3 ecclesiastici (arcivescovi di Magonza, Colonia e Treviri). Alla morte dell'imperatore l'arcivescovo di Magonza convocava gli elettori a Francoforte, dove avveniva l'elezione entro 30 giorni. L'eletto, che doveva ottenere almeno 4 voti, veniva incoronato ad Aquisgrana. La Bolla d'oro, se da una parte eliminava le ingerenze papali nell'elezione imperiale, dall'altra, accordando particolari privilegi agli elettori, determinava la dipendenza dell'imperatore da essi. § Si ricordano inoltre la Bolla d'oro di Sicilia (1212) con cui Federico II riconobbe il Regno di Boemia, e quella d'Ungheria (1222), con cui Andrea II concedeva privilegi alla nobiltà.

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