Azúa, Félix de-
poeta, scrittore e saggista spagnolo (Barcellona 1944). Docente di estetica all'Università di Barcellona, collaboratore di vari quotidiani, dirige attualmente l'Instituto Cervantes di Parigi. È tra le voci più eclettiche dell'odierno panorama culturale spagnolo. I suoi scritti si caratterizzano per l'accentuata nota antiumanistica, la forte tensione critica e l'intelligente ironia. Esordisce come poeta nella nota antologia Nueve novísimos poetas españoles (1970), curata da José María Castellet. Raggiunge però il successo con i primi romanzi. A Las lecciones de Jena (1972) fanno seguito, tra gli altri, Las lecciones suspendidas (1978), Ultima lección (1981), Historia de un idiota contada por el mismo (1986), Diario de un hombre humillado (1987), Demasiadas preguntas (1994). Tra i saggi ricordiamo: La paradoja del primitivo (1983), Venecia de Casanova (1990), Baudelaire y la vida moderna (1991), Momentos decisivos (2000). È pure autore di un originale Diccionario de las artes (1995), ingegnoso repertorio di opere, motivi artistici e idee estetiche, pervaso da un'acuta nostalgia di valori arcaici, di dei terribili, del mito e della metafisica.