Ash, John
poeta inglese (Manchester 1948). Vissuto per quasi quarant'anni in Inghilterra, Ash si trasferì nel 1985 a New York, città più consona all'ispirazione urbana della sua poesia e all'estrinsecazione del suo talento, estroso e originale. Wallace Stevens, William Carlos Williams, John Ashbery, i simbolisti francesi e Mandel'stam sono i suoi padri letterari. La sua poesia è ingegnosa e irriverente, linguisticamente innovativa. Casino: A Poem in Three Parts (1978; Casinò: una poesia in tre parti), che si compone di una serie di ritratti di scrittori, è una raffinata e bizzarra ricostruzione del simbolismo decadente. The Bed and Other Poems (1981; Il letto e altre poesie) esprime, in una lingua frammentaria che molto lascia all'interpretazione del lettore, la fascinazione che la città col terrorizzante splendore delle sue prospettive architettoniche esercitò sul poeta. Dopo The Branching Stairs (1984; La scala a due rami) e dopo The Disbelief (1987; Incredulità), la sua opera più brillante, ricco collage di immagini oniriche, l'autore è stato definito un esteta dandy.