poeta italiano (Firenze 1718-Verona 1775). Noto come improvvisatore, celebrò il Vico nel poema didascalico Il tempio della filosofia (1755). Amico del Goldoni, gli dedicò il poemetto La primavera (1755), attirandosi le critiche di C. Gozzi. Scrisse anche Poesie liriche (1753).