Andrej Rublëv
Redazione De Agostini
film di epoca sovietica (1969) di A. Tarkovskij. È un affresco di tre ore in bianco e nero – salvo il finale che è a colori e si risolve in un inno all'arte di Rublëv – sul grande pittore russo di icone vissuto fra il Trecento e il Quattrocento. Esso non offre tanto la biografia di un artista, del quale d'altronde si conosce assai poco, quanto un'allegoria sui rapporti tra l'artista e il suo tempo e quindi tra l'arte (di ogni tempo) e il potere. Terminato nel 1966, fu bloccato per tre anni, poi improvvisamente inviato al Festival di Cannes, dove la critica mondiale lo giudicò un capolavoro degno dell'eredità di Ejzenštejn.