Andrèa Bogoljubskij
sovrano della Suzdalia, granduca di tutte le Russie (ca. 1119-1174). Terzogenito del granduca Giorgio Dolgorukij (Longimano), si dimostrò combattente valoroso e saggio principe. Il padre gli tributò la più ampia fiducia servendosi di lui per impadronirsi di Kijev, per difendere la frontiera occidentale contro gli Ungheresi e investendolo del feudo di Vyšgorod. Nel 1151 la sua ascesa fu contenuta dagli stessi Kijeviani. Tuttavia nel 1169, Andrea Bogoljubskij pose fine alla supremazia di Kijev, che fu cinta d'assedio per tre giorni e poi messa a sacco. La sua figura campeggia in un periodo particolarmente drammatico della storia russa. Infatti dopo la sconfitta il principato di Kijev si smembrò; lotte intestine, oscuri tradimenti e tentativi di invasioni da parte delle popolazioni limitrofe cagionarono un susseguirsi desolante di guerre devastatrici. Andrea Bogoljubskij si trasferì nella prediletta Vladimir ed esercitò il suo potere su un vasto territorio, conquistando terre, fondando città, colonizzando. Autocrate, governò in nome di quell'assolutismo che in pratica, in Russia, cessò soltanto con la prima rivoluzione del 1905. Fu ucciso durante una congiura di palazzo e finì con lui lo strapotere suzdaliano.