Anèlli, Luigi

storico e patriota italiano (Lodi 1813-Milano 1890). Ordinato sacerdote nel 1835, si dedicò a studi politico-letterari e insegnò filosofia al seminario di Lodi. Intransigente repubblicano formatosi alla scuola del Cattaneo e del Mazzini, nel 1848, eletto al governo provvisorio di Lombardia quale rappresentante di Lodi e Crema, avversò decisamente la fusione della regione con il Piemonte. Tornati gli Austriaci a Milano, si rifugiò dal 1849 al 1859 a Nizza dove rielaborò le sue idee politiche, che lo facevano tra l'altro contrario all'intervento di Napoleone III, giudicando egli assai pericoloso per l'unità e l'indipendenza ogni moto che non fosse opera di popolo. Nominato deputato di Lodi (1860), criticò tanto vivacemente la cessione di Nizza alla Francia che fu costretto a dimettersi. Si ritirò perciò di nuovo a Nizza e vi rimase fino al 1872. Tra le sue opere si ricordano la Storia d'Italia dal 1814 al 1850 (2 vol., 1856), la Storia della Chiesa per un vecchio cattolico italiano (2 vol., 1873), pubblicata anonima e condannata dall'autorità ecclesiastica, e infine I sedici anni del governo dei moderati (1860-76), vivace critica della politica postunitaria, fonte ai suoi occhi di pericolose tensioni e aspri contrasti sociali, e priva di ideali.

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