Alemànno, Giovànni
(Gianni). Politico Italiano (Bari 1958). Laureato in ingegneria ambientale, debutta giovanissimo in politica nelle file del Movimento Sociale Italiano (MSI), diventando segretario regionale dell'organizzazione giovanile Fronte della Gioventù. Dal 1988 al 1991 diventa segretario nazionale del FdG. Nel 1994 viene eletto deputato e partecipa alla nascita di Alleanza nazionale. Dal 2001 al 2006 è Ministro delle Politiche Agricole e Forestalinel terzo governo Berlusconi. Nel 2008 è stato eletto sindaco di Roma. Nel 2006 si è candidato sindaco di Roma per la coalizione di centro-destra, ma è stato sconfitto dal candidato di centro-sinistra Walter Veltroni. Nel 2008 Veltroni si dimetteva da sindaco di Roma per candidarsi alla Presidenza del Consiglio. Alle elezioni amministrative dell’aprile 2008, Alemanno andava al ballottaggio con il candidato del Partito Democratico Francesco Rutelli, sconfiggendolo al secondo turno. Per dedicarsi all’attività di sindaco, Alemanno decideva di rinunciare alla carica di parlamentare. Nel 2013 Alemanno si ricandidava per un secondo mandato a sindaco di Roma, ma veniva sconfitto dal candidato di centro-sinistra I. Marino. Nel 2013 Alemanno decideva di abbandonare il PdL e fondava un nuovo partito chiamato Prima l’Italia, che confluiva nel 2014 nel partito Fratelli d’Italia fondato da Giorgia Meloni. Nel 2015 fondava il movimento Azione Nazionale, che nel 2017 si fondeva con La Destra di Francesco Storace dando vita a un nuovo partito chiamato Movimento nazionale per la sovranità. Alemanno assumeva la carica di Segretario del nuovo partito, mentre Storace ne assumeva la Presidenza. Nel 2019 Alemanno si dimetteva da Segretario del Movimento nazionale per la sovranità in seguito alla condanna in primo grado a 4 anni e mezzo per corruzione e a 6 mesi per finanziamento illecito all’interno del processo Mafia Capitale.