Aimée, Anouk
nome d'arte dell'attrice cinematografica francese Françoise Sorya (Parigi 1932-2024). Dopo una prima attività in tono minore, animata tuttavia da qualche valida interpretazione guidata da registi di valore (Gli amanti di Verona, 1949, di Cayatte; La tenda scarlatta, 1953, di Astruc), si affermò definitivamente con Fellini in Italia (La dolce vita, Otto e mezzo) e Demy in Francia (Lola, donna di vita), ottenendo la consacrazione internazionale con Un uomo, una donna di Lelouch nel 1966. Seguirono L'amante perduta, Una sera, un treno, entrambi del 1968, e Rapporto a 4 (1969). Chiamata nuovamente da Lelouch a interpretare Chissà se lo farei ancora (1976) e Un uomo, una donna, oggi (1987), al cinema italiano è tornata dopo una lunga assenza nel 1981, con La tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci. Nel 1994 ha interpretato il ruolo di una stilista in Prêt-à-porter di R. Altman, film sul mondo dell'alta moda. Nel 2003 le è stato assegnato l'Orso d'oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino. I migliori anni della nostra vita (2019) è il suo ultimo film, diretto sempre da Lelouch.