Agrippa, Marco Vipsànio
(latino Marcus Vipsaníus Agrippa), generale e statista romano (ca. 63-12 a. C.). Di modesta estrazione, fu messo in evidenza da Giulio Cesare che ne intuì soprattutto le grandi doti militari. Marco Vipsanio Agrippa non solo seppe mettere a punto una potentissima flotta, ma portò poi a splendide vittorie l'esercito di Augusto in risolutive battaglie: a Milazzo e a Nauloco (36) contro Sesto Pompeo; ad Azio (31) contro Antonio. Offrì il suo ingegno anche nell'opera grandiosa di restaurazione dello Stato, da decenni sconvolto dalle guerre civili. Augusto, che gli diede in moglie la figlia Giulia, lo tenne in tale considerazione da conferirgli poteri di coreggenza. Oltre che politico e militare Marco Vipsanio Agrippa fu il ricostruttore di Roma, attuando piani edilizi immensi e razionali, lasciando intatto il nucleo antico. Provvide a far consolidare il suolo della città con notevoli opere di prosciugamento, fece edificare il Pantheon, costruì strade e acquedotti nelle province. Scrittore e memorialista, predispose anche una grande carta del mondo allora conosciuto. § La sua immagine ci è stata tramandata, oltre che dalle monete del tempo, anche da una testa colossale con corona murale a Copenaghen (Gliptoteca Ny Carlsberg) e da una statua grandiosa a Venezia (Museo Archeologico) nella quale Marco Vipsanio Agrippa viene raffigurato come Nettuno, opera di uno sconosciuto scultore di ambiente ellenistico asiatico. Idealizzata è la rappresentazione di Marco Vipsanio Agrippa nell'Ara Pacis a Roma. Gli altri ritratti (tipo del Louvre, Parigi) sono tutte copie di età posteriore.