Agobardo
santo, scrittore ecclesiastico (Spagna 769 o 779-Lione 840). Avviato allo studio da Leidrato, arcivescovo di Lione, divenne suo successore nell'816. Nel suo Liber apologeticus chiede la destituzione dell'imperatore Ludovico il Pio a favore dei figli come riparo ai gravi abusi amministrativi; nel Liber adversus dogma Felicis Urgellensis si oppone all'adozionismo in nome della più rigida ortodossia; nel De insolentia iudaicorum polemizza acremente contro il proselitismo ebraico. In politica propugnò la superiorità del potere ecclesiastico su quello civile; in liturgia sostenne l'uso esclusivo di testi liturgici. Lo stile dei suoi scritti è tributario di quello del grande Tertulliano, delle cui opere possedeva il miglior codice (Codex Agobardinus).