Agnòsine

comune in provincia di Brescia (26 km), 470 m s.m., 13,65 km², 1875 ab. (agnosinesi), patrono: santi Ippolito e Cassiano (13 agosto).

Centro situato nella val Vendra. Possesso dei vescovi di Brescia nel Medioevo, fu tenuto per loro conto dalla famiglia Guazoni, e nel 1157 passò all'abbazia benedettina di Serle. Compreso nella sfera dei domini viscontei, nel 1388 fu assegnato alla giurisdizione civile della val Sabbia, con il riconoscimento dei privilegi ottenuti dalla Repubblica di Venezia nel 1452.§ La parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano, già ricordata in un documento del 1037, si presenta nella ricostruzione settecentesca, ultimata nel 1840 con il rifacimento della facciata dall'architetto Rodolfo Vantini.§ L'economia si basa sull'industria, attiva in particolare nei settori metallurgico (accessori per serramenti, minuterie metalliche e rubinetteria) e della lavorazione del legno. I boschi e i prati circostanti sono destinati all'allevamento.