Agam, Yaacov
pittore e scultore israeliano (Rishon LeZiyyon 1928). Dopo gli studi all'Accademia di Bezalel a Gerusalemme e un soggiorno a Zurigo, stabilitosi a Parigi nel 1952, si dedicò, sull'onda dell'astrattismo geometrico, a ricerche personali d'animazione plastica. Precursore delle ricerche operate nell'ambito dell'op-art e del GRAV (Groupe de Recherche d'Art Visuelle, fondato nel 1960), Agam, che già nel 1951-52 aveva realizzato alcuni dei suoi dipinti “trasformabili”, è un esponente di rilievo dell'arte cinetica internazionale. Le sue opere, costituite da pannelli di lamiera dipinta strutturati in rilievo, forniscono all'osservatore immagini diverse a seconda dei suoi movimenti: ricordiamo l'effetto ottico dinamico di Doppia Metamorfosi II (1964-65), esposto al Museum of Modern Art di New York, o di Contrappunto e concatenazione (1967), al Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi. Spesso Agam si ispira alla musica e al contrappunto e ne traspone le variazioni in pittura modificando ritmicamente luce e colori (Omaggio a J. S. Bach, 1965; Zurigo, Fondazione P. Stuyvesant). L'aspetto cinetico è accostato alla grafica in alcune opere, presentate a Burge nel 1977, che Agam ha battezzato “agamografie”. Ha realizzato inoltre scenari teatrali; opere cinetiche i cui elementi possono essere modificati, spostati e ricomposti dallo spettatore; pannelli cinetici per la decorazione d'interni (per il traghetto israeliano Shalomon, per la facoltà di scienze di Montpellier, per un salone dell'Eliseo a Parigi).