Afragóla
Indicecomune della Città Metropolitana di Napoli (11 km), 45 m s.m., 17,99 km², 61.861 ab. secondo una stima del 2021 (afragolesi), patrono: san Gennaro (19 settembre).
Cittadina situata nella pianura campana. Fondata, secondo la tradizione, in età normanna, derivò il nome dalla coltivazione delle fragole (fu conosciuta come Villa della Fragole); durante l'età angioina raggiunse un alto grado di sviluppo nel sec. XIV, con la regina di Napoli Giovanna I. Divenne poi feudo di famiglie locali, dalle quali tentò di riscattarsi una prima volta nel 1575 e una seconda, con successo, nel 1639. § L'abitato di Afragola, caratterizzato da palazzi ottocenteschi e dei primi anni del sec. XX, conserva oltre al castello della regina Giovanna I (fondato nel 1380), rimaneggiato nel sec. XVIII, numerosi edifici religiosi, tra cui la parrocchiale di San Giorgio (sec XIV), con all'interno la tomba di Matteo d'Aragona (sec. XV); la chiesa del Rosario (1653); e il santuario di Sant'Antonio di Padova (1633, ma in seguito rimaneggiato), con l'annesso Collegio Serafico, sede di una ricca biblioteca (incunaboli e cinquecentine). § Accanto all'agricoltura, che produce soprattutto frutta, uva (vini falanghina, aglianico e bianco del Pompeiano) e ortaggi (pomodoro San Marzano DOP), molto sviluppata è l'industria, attiva nei settori alimentare, dei materiali da costruzione, delle apparecchiature elettromedicali e dell'abbigliamento (in particolare guanti). § Singolare è la processione della “Questua per la Festa per Sant'Antonio”, il 13 giugno, in cui la statua del santo viene ricoperta di banconote.