Addison, Joseph
uomo politico e saggista inglese (Milston 1672-Holland House 1719). Deve la sua fama soprattutto allo Spectator, giornale che fondò nel 1711 in collaborazione con R. Steele e che poi diresse da solo: la testata contribuì a diffondere la nuova mentalità puritana e borghese nata dalla rivoluzione del 1688 e segnò la nascita del moderno giornalismo. Garbato polemista, abile divulgatore di tematiche morali e filosofiche che esponeva in un linguaggio brillante e gradevole, nel pieno rispetto dei gusti e della mentalità del lettore medio, animato da un tranquillo senso di borghese saggezza, Addison, Joseph fu un grande ammiratore della cultura classica. L'importanza della sua opera per la nascita del giornalismo culturale è fuori discussione. Come poeta, da giovane aveva scritto le Musae anglicanae; ai whigs dedicò il poema The Campaign (1704; La campagna). Fu pure scrittore drammatico fortunato, specie con la tragedia Cato (1713; Catone). Altri scritti sono i Remarks on Several Parts of Italy (1704; Osservazioni su diverse parti d'Italia), frutto di un viaggio in Italia, non sempre benevoli verso gli Italiani. In politica seguì i whigs e ricoprì le cariche di sottosegretario di Stato e di primo segretario di lord Wharton, viceré d'Irlanda.
Joseph Addison in un ritratto di G. Kneller (Londra, National Gallery).
Londra, National Gallery