Adami, Valèrio

pittore italiano (Bologna 1935). Formatosi all'Accademia di Brera a Milano, partì da un figurativismo espressionista affrontando temi urbani e quotidiani; negli anni Sessanta soggiornò a lungo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, dedicandosi a una pittura astratto-gestuale. Trasferitosi quindi a Parigi, negli anni Settanta ha affrontato soggetti storici, politici e mitologici; si ricordano i Ritratti dedicati a scrittori e filosofi. La sua opera più matura si avvicina ai modi della pop art, in particolare ad Allen Jones e a Roy Lichtenstein, attraverso un recupero della figuralità in chiave di racconto. Adami impiega una tecnica coloristica che si avvicina a quella adottata nel fumetto e nella pubblicità, utilizzando colori pastello, puri, privi di chiaroscuro, spesso delineati da un netto segno nero. All'immediatezza del colore corrisponde la volontà dell'artista di chiarire e organizzare in una sorta di racconto ironico e fantastico la realtà in cui viviamo, senza tuttavia rielaborarla in una nuova visione pittorica. Tra i suoi dipinti ricordiamo Deserter (1970), La casa sul lago (1982), Eine Liebe (1983), Loggia di Psiche (1994). Ha inoltre eseguito opere monumentali di commissione pubblica, come i due grandi pannelli (m 30×9) per l'atrio della Gare d'Austerlitz a Parigi (1985-87).

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora