Abido di Mìsia
(greco Ábydos), colonia di Mileto sulla costa asiatica dell'Ellesponto (odierno capo Nağra). Nel 481 a. C., con un'audacissima operazione di ingegneria navale, Serse fece gettare due ponti su barche, della lunghezza di tredici stadi (quasi tre chilometri), per congiungere le due rive dell'Ellesponto. Dighe frangiflutti li proteggevano dalle correnti. L'esercito persiano vi transitò indenne impiegandovi, narra Erodoto, sette giorni e sette notti. Nel corso della guerra del Peloponneso vi si svolse una celebre battaglia (411 a. C.) tra la flotta ateniese e quella spartana. Assediata e conquistata in seguito (201 a. C.) da Filippo V di Macedonia, divenne poi base della flotta di Antioco III di Siria. I Romani la conquistarono nel 190 a. C. dichiarandola città libera.