Župančič, Oton
poeta sloveno (Vinica 1878-Lubiana 1949). Uno dei massimi poeti sloveni contemporanei. Studiò a Vienna, dove venne a contatto con le correnti artistiche più avanzate dell'Europa contemporanea: impressionismo, decadentismo e simbolismo. Ne nacque la prima raccolta di versi, intitolata programmaticamente La coppa dell'ebbrezza (1899) che insieme all'Erotica di I. Cankar diede l'avvio a quell'importante stagione artistica slovena che prende il nome di Moderna. Seguirono le raccolte Attraverso il piano (1904), Soliloqui (1908), All'alba di S. Vito (1920), Sempreverde sotto la neve (1945) che segnano altrettante tappe della sua evoluzione poetica, dai toni estetizzanti e vitalistici dei primi componimenti ai vibranti accenti politici e sociali dell'ultima produzione. Župančič si distinse anche nell'opera di traduttore, soprattutto di Shakespeare, di cui curò la versione slovena di quasi tutte le tragedie. Direttore del Teatro nazionale di Lubiana, scrisse due opere teatrali: La notte di Ognissanti (1904) e Veronika di Desenice (1924).