òrca
IndiceLessico
sf. [sec. XVI; dal latino orca, balena].
1) Mitico e crudele mostro marino che esigeva il sacrificio di vittime umane.
2) Cetaceo odontocete (Orcinus orca) della famiglia dei Delfinidi, lungo eccezionalmente sino a 10 m (maschi), dalla livrea assai caratteristica, con le parti superiori nerastre e le inferiori bianche; ha la pinna dorsale molto sviluppata, subtriangolare, alta sino a 1,80 m. È il più vorace predatore dei mari, a diffusione cosmopolita. Ha 40-56 denti, conici e molto robusti, alti sino a 10 cm. Si nutre di pesci, foche e otarie, pinguini e delfini, talora attaccando anche cetacei di grossa mole. Vive in branchi soprattutto nei mari freddi.
Orca . Esemplare di Orcinus orca.
De Agostini Picture Library/C. Dani-I. Jeske
Orca. Voce di un'orca (Orcinus orca).
Etologia
Gran parte del comportamento dell'orca è il risultato di studi effettuati in acquario, mentre le notizie tratte da osservazioni sul campo sono molto sporadiche. Le orche vivono in gruppi relativamente stabili formati al massimo da alcune decine di individui tutti imparentati. Raramente un maschio o una femmina possono vivere in solitudine. Talvolta alcuni gruppi possono unirsi fra loro, formando raggruppamenti più grandi. La composizione dei gruppi, specialmente di quelli piccoli, è variabile: possono mancare i maschi o questi possono rappresentare la parte preponderante, pur essendo globalmente meno numerosi delle femmine, almeno in alcune popolazioni (ca. un quarto in quelle del Canada, degli Stati Uniti e dell'Antartide). Ciascun gruppo risiede in un'area familiare di alcune centinaia di km² lungo la costa, ma non si sa quanto si spinga al largo. Le orche producono una varietà di vocalizzazioni, come fischi, suoni e ultrasuoni di ecolocazione e altri versi caratteristici probabilmente usati per la comunicazione. Questi variano di regione in regione e rappresentano veri e propri dialetti. Le giovani orche apprendono il comportamento di caccia dagli individui più anziani, osservando i quali imparano anche a gettarsi sulle foche nei frangenti delle onde fin sulle spiagge. Le orche possono assalire anche le balene e le balenottere, con un'azione di branco straordinariamente coordinata. I cetacei più piccoli vengono circondati e assaliti a turno. Si hanno resoconti di branchi di orche che cooperavano con i balenieri, mantenendo sotto controllo i branchi di balene in migrazione e facilitandone la cattura agli uomini, che poi permettevano alle orche di cibarsi dei cadaveri. Nell'Atlantico settentrionale grandi branchi di orche si associano ai pescatori durante la pesca delle aringhe. Il repertorio dei comportamenti sociali delle orche è assai vario, con una gran quantità di contatti gentili, come nel gioco e nel corteggiamento, o violenti, come nell'aggressione, nella quale si avvalgono di urti e morsi. L'aggressione include tuttavia anche esibizioni preliminari, in cui un'orca batte la coda o scuote il corpo davanti a un'altra, o si lancia contro di essa.