àlbero genealògico

Indice

Generalità

Schema grafico che rappresenta la discendenza di una famiglia; per estensione, può servire a raffigurare la ramificazione di un gruppo linguistico. Con accezione più specifica per albero genealogico s'intende: a) nelle classificazioni naturalistiche, lo schema tendente a rappresentare l'evoluzione filogenetica del mondo animale o vegetale a partire da uno o pochi gruppi di viventi, da cui tutti gli altri sarebbero derivati (il carattere ipotetico e in parte arbitrario di queste ricostruzioni è evidente ed è ovviamente inevitabile); b) in genetica umana, lo schema che comprende i discendenti da una coppia di genitori, seguiti per più generazioni, in cui viene segnalata l'eredità di un determinato carattere.

Araldica

È detto albero genealogico genealogico la rappresentazione grafica delle generazioni di una famiglia derivanti da un ceppo originario comune e poste per ordine di discendenza. Assume l'aspetto di un albero con i nomi (talora con i ritratti o le armi) dei singoli membri posti sul tronco (linea diretta) o all'incrocio dei rami (linee collaterali).

Linguistica

La teoria dell'albero genealogico (tedesco Stammbaumtheorie) è una teoria formulata da August Schleicher, secondo cui un'unità linguistica originaria si differenzia in unità minori, a loro volta origine di nuove differenziazioni, secondo l'immagine delle sempre più complesse ramificazioni che si staccano dal tronco di un albero. Questo comporta che per risalire dalle attuali lingue indeuropee all'originaria lingua madre bisogna passare attraverso una serie di unità linguistiche intermedie o protolingue: per esempio dalle lingue romanze si risalirà al latino, dal latino e dall'oscoumbro al protoitalico, dal protoitalico e dal protoceltico al protoitaloceltico e così via fino ad arrivare all'indeuropeo. Questa teoria, se per la sua geometrica chiarezza può risultare didatticamente molto comoda, rappresenta tuttavia un'eccessiva semplificazione della realtà ed è in deciso contrasto con lo sviluppo storico delle lingue. Fu appunto lo studio dell'evoluzione delle lingue viventi, come quelle romanze e germaniche, a suggerire una visione delle parentele linguistiche indubbiamente più complessa di quella dell'albero genealogico, ma certamente più aderente alla realtà, cioè la cosiddetta teoria delle onde (vedi linguistica).

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