Magnani, Anna
attrice cinematografica e teatrale italiana (Roma 1908-Roma 1973). Attiva in teatro dal 1929 e nel cinema dal 1934, rivelò le proprie possibilità genuine, sullo schermo, in Teresa Venerdì (1941) e in due commedie dialettali con A. Fabrizi (Campo de' Fiori e L'ultima carrozzella, 1943) e, sulle scene, sempre agli inizi degli anni Quaranta, in alcuni spettacoli di varietà e di rivista accanto a Totò, finché nel film Roma città aperta (1945) di R. Rossellini raggiunse la perfezione nel ritratto forte e sincero di una popolana colma di dolorante tenerezza per il proprio bambino e per il proprio uomo e fierissima nella sua ribellione ai nazisti. Dopo una prova così alta e in certo senso irripetibile, se non in opere altrettanto degne che le mancarono, diede più volte ancora la misura di sé in personaggi cinematografici improntati alla sua veemente passionalità: da Davanti a lui tremava tutta Roma (1946) a L'onorevole Angelina (1947) e Amore (1948, specie nel primo “numero” al telefono), da Bellissima (1951) di L. Visconti a La carrozza d'oro (1952) di J. Renoir, da La rosa tatuata, girato a Hollywood nel 1955 e che le valse l'Oscar come migliore attrice protagonista, a Mamma Roma (1962) di P. P. Pasolini, fino alla trilogia televisiva Tre donne a lei dedicata nel 1971 e all'ultimo brevissimo congedo cinematografico in Roma (1972) di F. Fellini. Sulle scene fu protagonista, fra l'altro, nel 1945 di Anna Christie di O'Neill, che già aveva presentato nel 1939, e di Maya di S. Gantillon; nel 1965 diede un'altra grande interpretazione in La lupa di G. Verga per la regia di F. Zeffirelli.
Anna Magnani in un fotogramma del film Bellissima (1951) di L. Visconti.
De Agostini Picture Library/N. Porta