Perché Anversa era una delle città più ricche del mondo?
Era il XIII secolo quando la città belga di Anversa iniziò a vivere un periodo di grande benessere sia dal punto di vista economico che da quello commerciale e industriale.
I comuni agivano regolarmente secondo criteri democratici prestabiliti e nel 1313 diedero vita alla carta di Kortenberg. Questa diceva che ogni singolo cittadino aveva il diritto di accedere alle cariche pubbliche senza discriminazioni.
A fine secolo il porto di Anversa divenne il punto di riferimento per il commercio tessile: qui si commerciavano stoffe fiamminghe, inglesi, francesi e tutti i prodotti europei ed orientali come allume, spezie, lana, argento, rame, ferro e carbone.
Anversa venne circondata da una cinta muraria mentre gli affari industriali andavano a gonfie vele e la produzione delle fabbriche aumentava.
L'afflusso costante di capitali permise l'apertura della Borsa nel 1460. Simultaneamente subentrò una forte crescita demografica: da meno di 10.000 abitanti nel 1358 si passò a 110.000 nella metà del 1500. La città stava letteralmente fiorendo anche dal punto di vista artistico, architettonico e urbanistico, nonché culturale.
Tutto ciò duro fino alla seconda metà del 1500 quando sorsero problemi religiosi che diedero sfogo a scontri fra cattolici e protestanti. Inoltre con Filippo II di Spagna la città iniziò il suo declino portato da problemi economici dovuti ad una politica troppo ambiziosa.