Luisa Spagnoli: una storia di amore, creatività e spirito imprenditoriale

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E’ stata una delle prime donne a dare avvio a una lunga storia di imprenditoria al femminile in Italia. Le sue intuizioni di successo e le sue idee innovative hanno dato vita a marchi di successo che, ancora oggi, rappresentano l’eccellenza del nostro paese. Stiamo parlando di Luisa Spagnoli, fondatrice della Perugina e dell’Agora L. Spagnoli.

Luisa Spagnoli è stata una donna anticonformista, controcorrente e capace di concretizzare i propri sogni in un mondo dominato dagli uomini.

Luisa Spagnoli: un’imprenditrice di successo
Quello che sappiamo di Luisa Spagnoli lo dobbiamo alle sue aziende e ai ricordi di chi l’ha conosciuta. Nasce nel 1877 a Perugia da un padre pescivendolo e una madre casalinga. Si sposa con Annibale e, con lui, rileva una piccola drogheria. Qui ha la possibilità di sperimentare, giocare con gli ingredienti: passa il suo tempo nel laboratorio della bottega, un microcosmo fatto di dolci e pasticceria. Nel 1908 quella stessa drogheria diventerà la Perugina, fondata con Francesco Buitoni.

La tranquillità dei primi anni dell’azienda, tuttavia, verrà interrotta dallo scoppio del primo conflitto mondiale: gli uomini sono chiamati al fronte e lo sforzo produttivo del paese passa nelle mani delle donne. Sarà quindi un’esigenza contingente a spingere Luisa Spagnoli a prendere in mano le redini dell’azienda. Una prova che la giovane imprenditrice supera a pieni voti: i suoi talenti, fino a quel giorno nascosti, le permettono di rinnovare la sua industria dall’interno, facendola entrare di diritto nella modernità. Luisa Spagnoli ingrandisce la sua azienda e, da un organico di 15 dipendenti., passa a oltre 100 assunzioni alla fine della guerra.

Il Bacio Perugina: un simbolo tutto italiano
E’ dalla creatività e dalla perseveranza che nasce uno dei grandi successi di Luisa Spagnoli: il Bacio Perugina che, ancora oggi, è uno dei prodotti di punta dell’azienda. La pasta di cioccolato incontra le nocciole e culmina con una nocciola intera, capace di dare al dolcetto la caratteristica forma famosa in tutto il mondo. Vale la pensa soffermarsi qualche riga in più su questo gustoso cioccolatino perché, inizialmente, non fu facile lanciarlo sul mercato, nonostante la bontà degli ingredienti. Il motivo? Il nome che gli era stato conferito: cazzotto. La forma della pralina, infatti, ricordava vagamente quello di una mano chiusa a pugno. Il problema viene risolto unendo tre grandi menti: quella della misurata, riservata ed elegante Luisa, quella di Giovanni Buitoni, antesignano di quello che oggi, semplicemente, chiamiamo marketing, e di Federico Seneca, pubblicitario di successo. Giovanni Buitoni, infatti, diede l’iconico nome “bacio” alla pralina e Federico Seneca ebbe l’intuizione di inserire, nel cartiglio del cioccolatino, un messaggio d’amore. Fu un successo immediato, un successo che dura ancora oggi. Luisa Spagnoli entra di diritto nell’olimpo delle imprenditrici italiane di successo.

Non solo cioccolato: l’innovazione dell’imprenditoria e l'emancipazione delle donne
Luisa Spagnoli, imprenditrice di successo, era anche una donna, una moglie e una madre di tre figli. E, in quanto tale, ben comprendeva le difficoltà tutte femminili di conciliare casa e lavoro, soprattutto nell’Italia dell’epoca. Il suo lavoro in questo senso cambiò l’Italia e pose le basi per rinnovare l’intera industria del nostro paese. Nella sua industria, infatti, su 400 dipendenti totali, 300 erano donne, moltissime delle quali erano madri Luisa Spagnoli contribuì alla loro emancipazione, come donne e come lavoratrici. L'idea di Luisa fu semplice e per questo geniale: permise alle sue operaie di allattare in fabbrica. Successivamente diede vita al cosiddetto asilo aziendale, in cui le mamme potevano lasciare i propri bambini durante il turno in fabbrica. Luisa Spagnoli ebbe questa idea a cavallo degli anni ’20 e ’30, quando ancora la legge, semplicemente, non aveva ancora affrontato il problema delle mamme lavoratrici.

Luisa Spagnoli è stata una donna contro le convenzioni, capace di rinnovare l’Italia con la sola forza dei suoi sogni: una donna da cui, ancora oggi, abbiamo molto da imparare.

Serena Fogli

Foto Perugina.com