zibaldóne
IndiceRedazione De Agostini
sm. [sec. XV; da Cibaldone (forse da Arcibaldo), nome di un medico veneziano che tradusse il libro III dell'Almansor arabo].
1) Anticamente, vivanda in cui compaiono gli ingredienti più disparati. Per estensione, mescolanza, confusione di cose o persone diverse.
2) Quaderno, libro in cui si annotano disordinatamente ricordi, riflessioni, pensieri e simili. Per estensione, spregiativo, scritto, discorso, brano musicale contenente un insieme disordinato e incoerente di pensieri o immagini di varia natura.