voltàmetro
sm. [sec. XX; dal nome del fisico A. Volta+-metro]. Apparecchio, costituito da una cella elettrolitica da laboratorio, che permette di determinare la quantità di elettricità passata per la cella in un certo tempo misurando il peso del metallo depositato per elettrolisi sul catodo. Il voltametro più classico e preciso è un bicchiere di platino contenente una soluzione al 15% di nitrato d'argento e l'anodo è una sbarretta d'argento purissimo. Un crogiolo di porcellana porosa è interposto tra catodo e anodo per evitare che detriti anodici vadano a cadere sul catodo falsandone il peso. Pesando il catodo prima e dopo l'elettrolisi, si può esattamente determinare la quantità di argento che vi si è deposta e da questo risalire alla quantità di corrente elettrica che ha attraversato la cella.