viòla d'amóre
Redazione De Agostini
varietà di viola di dimensioni leggermente più grandi, con fasce piuttosto alte, provvista oltre che delle normali corde di budello (6, 7 o anche più sino a 14) di un pari numero di corde di metallo poste in corrispondenza delle prime e risonanti per simpatia. Questo particolare costruttivo conferisce alla viola d'amore il peculiare timbro dolcissimo, essendo ogni suono accompagnato da un delicato alone di armonici. Prediletta da A. Vivaldi, fu usata anche da H. Berlioz, J. Meyerbeer, G. Charpentier, G. Puccini, R. Strauss, P. Hindemith e da altri.