turismo

Indice

Lessico

sm. [sec. XX; dal francese tourisme, da tour, giro, viaggio]. Complesso delle attività tese a promuovere e facilitare il trasferimento del turista fuori della propria residenza e, successivamente, a riceverlo: turismo stagionale; turismo di massa; enti del Turismo, organismi che promuovono le attività turistiche e ne curano lo sviluppo.

Economia

Il turismo assume un'importanza fondamentale ai fini dell'espansione economica di un Paese. Esso stimola la domanda globale, crea occupazione, costituisce un mezzo, spesso preponderante, per procurarsi divise. Non meno importante è il suo contributo all'equilibrio della bilancia dei pagamenti. Vi sono Paesi in cui l'apporto valutario del turismo non è inferiore a quello delle esportazioni. Fra le tipologie turistiche le maggiori rimangono quella balneare e quella montana (soggiorno estivo e sport invernali), ma hanno compiuto notevoli progressi il turismo culturale, che ha come principali mete grandi città dotate di un ricco patrimonio storico-artistico, il turismo verde o naturalistico, che fa capo soprattutto ai parchi naturali, e l'agriturismo, ossia l'ospitalità in fattorie rurali. Accanto al turismo alberghiero ha avuto un incremento la ricettività extra alberghiera (alloggi privati, campeggi, ostelli della gioventù, seconde case, case in multiproprietà) . Nel 1999 l'Italia ha registrato 51.745 miliardi in entrate turistiche e 30.732 miliardi in uscite, con un saldo positivo di 21.013 miliardi di lire. Le presenze straniere sono state nello stesso anno 127.806.000: i principali clienti dell'Italia sono stati Tedeschi, Francesi, Inglesi e Statunitensi, seguiti dai Giapponesi. In cifre assolute gli Italiani che nel 1999 hanno trascorso almeno un giorno di vacanza sono stati 42.589.000; a questa cifra bisogna naturalmente aggiungere i 32.094.000 di stranieri che hanno scelto la Penisola come meta dei loro viaggi (sia per turismo sia per affari). È in continuo aumento il numero degli Italiani che scelgono di fare le loro vacanze all'estero. Rilevante è ancora la stagionalità dei flussi turistici, prevalentemente concentrati nei mesi di luglio e agosto. Per quanto riguarda il movimento turistico, il primato fra le regioni italiane spetta al Veneto che supera di poco il Trentino-Alto Adige e l'Emilia Romagna. Seguono la Toscana, quindi, più distanziate, la Lombardia, il Lazio e la Liguria. Il Mezzogiorno riceve solo il 19% delle presenze, con una netta prevalenza di Campania e Sicilia.

Diritto

L'importanza del turismo sotto il profilo giuridico è testimoniata dal fatto che nel 1959 fu istituito il Ministero del Turismo e dello Spettacolo. Peraltro, la materia “del turismo e dell'industria alberghiera” è stata attribuita dall'art. 117 della Costituzione alla potestà legislativa delle Regioni a statuto ordinario; anche le Regioni a statuto speciale possono, per disposizione statutaria, legiferare su questa materia. In base al D.P.R. del 14 gennaio 1972, n. 6, le funzioni amministrative statali in materia di turismo e industria alberghiera sono passate alle Regioni a statuto ordinario e la complessa normativa che ne è seguita è stata oggetto di nuove disposizioni legislative sanzionate dalla legge 22 luglio 1975, n. 382, dal D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 e dalla legge quadro 17 maggio 1983, n. 217. Si è trattato quindi di un'imponente ristrutturazione volta a garantire un particolare incremento del turismo grazie anche a nuove disposizioni in materia di tutela del patrimonio storico-artistico (materia per la quale è stata prevista la collaborazione anche con la Santa Sede in base all'art. 12 del Concordato del 1985), importantissimo richiamo per gli appassionati di tutto il mondo. Il Ministero del Turismo, oramai privo dei poteri attribuiti alle Regioni, è stato soppresso con decreto legge 4 dicembre 1993, n. 495, che ha istituito un Dipartimento del turismo e dello spettacolo presso la Presidenza del Consiglio ai fini di una coordinazione delle politiche regionali in materia di turismo. La "riforma Bassanini” - attuata per mezzo del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, con il quale l'ordinamento del governo è stato semplificato ed è stato diminuito il numero dei ministeri a decorrere dall'inizio della XIV legislatura (anno 2001) - ha soppresso il Dipartimento del turismo presso la Presidenza del Consiglio e ne ha trasferito le competenze al Ministero delle Attività Produttive. La materia è stata poi nuovamente disciplinata dalla legge quadro sul turismo n. 135 del 2001.

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