tendai
setta del buddhismo giapponese sorta nel sec. IX per incoraggiamento dell'imperatore Kwammu e a opera del monaco Saichō. Questi, per mandato imperiale, si recò in Cina alla ricerca di una scuola buddhista adatta alla nazione giapponese. La trovò nella dottrina praticata in un monastero situato sul monte Tien-tai (donde il nome giapponese della setta). Su quei principi si sviluppò il tendai: si trattava di una soteriologia universale che prescriveva i modi di attualizzazione della buddhità potenziale ritenuta congenita a ogni uomo. L'attualizzazione o il perfezionamento viene raggiunto per gradi: i primi 10 concernono la fede, altri 10 la conoscenza, 20 la pratica e infine gli ultimi 2 l'illuminazione. Il tutto non prevede l'astrazione dal mondo: il tendai nato con fini politici e sociali, oltre che soteriologici, partecipò sempre attivamente alla vita nazionale giapponese. Parallelamente, neppure il nirvana venne inteso come negazione assoluta dell'esistenza, ma si configurò come un paradiso oltretombale destinato ai meritevoli.