startup
Termine economico con cui si definisce un’impresa emergente fortemente innovativa e dotata di un modello di business in grado di espandersi velocemente, replicabile (che può cioè essere ripetuto in luoghi e momenti diversi con poche modifiche) e scalabile (che può aumentare le sue dimensioni in modo esponenziale, con risorse non proporzionali, secondo un’economia di scala).
Originariamente il termine aveva un’accezione più limitata e poteva indicare sia il generico avvio di un nuovo business o di una unità di business in una società già consolidata, sia la fase iniziale di una nuova impresa nata nel settore di internet e delle nuove tecnologie.
Di solito le startup presentano un rischio di mercato molto elevato, controbilanciato però dalle notevoli prospettive di guadagno in caso di successo. Attraggono inizialmente capitali da investitori privati per passare poi a un’eventuale quotazione sui mercati finanziari una volta consolidato il modello di business. Lo Stato italiano ha riconosciuto alle cosiddette “startup innovative” misure specifiche di sostegno per supportarle nel loro ciclo di vita; sono inoltre iscritte in una sezione dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio.
Parallelamente al concetto di startup si sono diffuse le locuzioni di “acceleratore” e di “incubatore” di startup: la prima definisce un programma di sviluppo di un’azienda per renderla autonoma, la seconda indica il luogo fisico nel quale le startup risiedono.