sovranìsmo
Dottrina politica che mira alla tutela e alla riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato. Benché il primo nucleo di pensiero sovranista sia sorto nella seconda metà degli anni Sessanta del XX secolo intorno al Movimento per l'indipendenza dell'Europa (MIE), fondato in Francia dai politici gollisti George Gorse e Robert Boulin, esso ha acquisito nuova linfa e ha conosciuto nuovi sviluppi nel corso degli anni Dieci del XXI secolo sia come reazione alla globalizzazione economica e commerciale sia come critica nei confronti di istituzioni sovranazionali, per esempio l’Unione Europea, e contro le politiche di apertura ai fenomeni migratori in atto.
Benché il sovranismo, nell’opporsi a ogni forma di interferenza e di delega dei poteri e competenze dello Stato a strutture di livello superiore, si configuri in parte come erede del pensiero nazionalista, conserva caratteristiche proprie e distintive. I sovranisti, infatti, si limitano a rivendicare l’autonomia politica ed economica di uno Stato senza riferimenti specifici ai concetti di razza o di superiorità di una nazione rispetto a un’altra. Inoltre, nonostante la ricorrente identificazione di tale dottrina con i movimenti o partiti di destra, esso conserva una sua trasversalità ideologica come hanno rivelato sia le forti spinte autonomiste di regioni come la Catalogna in Spagna, tradizionalmente governata dalla sinistra, sia la vittoria del movimento favorevole alla Brexit in Gran Bretagna, al cui esito ha contribuito in misura rilevante anche parte dell’elettorato labourista. In Italia l’aggettivo “sovranista” viene riferito ai partiti populisti e di destra come la Lega e Fratelli d’Italia che, oltre a promuovere da tempo una politica ostile all’Unione Europea, sono promotori di istanze di tipo federalista e indipendentista. A rafforzare il concetto di sovranismo e a consolidarne i principi di fondo hanno contribuito poi fattori legati sia ad attuali forme di governo a democrazia limitata, come quello russo di Vladimir Putin e quello ungherese di Viktor Orban, sia alla politica protezionistica e di difesa del proprio spazio commerciale avviata dall’amministrazione americana di Donald Trump nel corso del suo mandato presidenziale.