sottogovèrno
Redazione De Agostini
sm. [sec. XX; sotto-+governo]. Nella pubblicistica e nel linguaggio politico, secondo il significato dato al termine con intenzioni polemiche da Pannunzio su Il Mondo (1950), complesso di organi, incarichi, poteri e benefici che dipendono dal governo e vengono affidati con impliciti propositi clientelari a uomini legati a gruppi di pressione o a precisi interessi partitici. Si parla di una “politica del sottogoverno” per indicare una prassi che si risolve solo in una distribuzione di posti e di poltrone nella miriade di enti, autonomi e non, statali e assimilati, a favore di singoli notabili, di partiti e di correnti, in generale con relativi e precari controlli, talvolta con abusi o scorrettezze amministrative.