soffrìre
Indicev. tr. e intr. (coniug. come offrire) [sec. XIII; latino volgare sufferīre, per il classico sufferre, propr., portare su di sé].
1) Tr. ant., sostenere, reggere: “l'un sofferia l'altro con la spalla” (Dante). Per estensione, pazientare, aspettare: “Poco sofferse, poi disse: Che pense?” (Dante).
2) Sopportare, tollerare: è costretta a soffrire dei colleghi antipatici;soffrire gli insulti, le offese; uno stomaco che non soffre i cibi pesanti; non poter soffrire una persona o una cosa, provare per essa una forte antipatia. In particolare, permettere, consentire: non posso soffrire che tu parli in questo modo. Di cose, ammettere, essere suscettibile di: una norma che non soffre eccezioni.
3) Tr. e intr. (intr. con aus. avere), sentire, provare, patire dolore fisico o morale: soffrire grandi tormenti; soffrire in silenzio; una donna che ha molto sofferto nella sua vita;soffrire le pene dell'inferno, provare grandi sofferenze. In particolare, andar soggetto a un determinato male, a una spiacevole reazione fisica; essere ammalato, sofferente: soffrire continui dolori di testa; soffrire il mal di mare;soffrire di cuore, di fegato; soffre di frequenti amnesie. Per estensione, subire situazioni o condizioni spiacevoli, disagi, privazioni e simili: soffrire la fame, la sete, la miseria; soffre per la condotta del figlio.
4) Sopportare con disagio, risentire di una situazione sfavorevole o dannosa; alterarsi: soffrire il caldo, il solletico; piante che soffrono il freddo; i mobili hanno sofferto per l'umidità; il vino ha sofferto nel trasporto, ha preso un cattivo sapore.