salutare (verbo)
Indicev. tr. [sec. XIII; latino salutāre, augurare salute, da salus-ūtis, salute].
1) Rivolgere a una persona che si incontra, a cui ci si presenta o da cui ci si accomiata atti o parole esprimenti deferenza, rispetto, amicizia e simili: salutare con un inchino, con un sorriso; anche rifl.: ci siamo salutati per telefono; non si salutano più, hanno rotto i rapporti. Frequente come formula di commiato nella chiusa delle lettere: La saluto distintamente. Nelle loc.: mandare a salutarequalcuno, inviargli i propri saluti per mezzo di una terza persona; salutami, saluta da parte mia tuo padre, portagli i miei saluti; salutamelo tanto!, a chi nomina una persona con cui non si vuol più avere a che fare; ti saluto!, vi saluto!, per troncare bruscamente un discorso, per esprimere incredulità, rassegnazione e simili. Per estensione, recarsi a fare visita a qualcuno: uno di questi giorni passeremo a salutarvi. In particolare, onorare con segni e manifestazioni di deferenza e di rispetto, anche nelle forme previste dal regolamento: salutare la bandiera.
2) Accogliere una persona o un evento con manifestazioni di approvazione, di gioia, di entusiasmo: la sua elezione fu salutata da un lungo battimano; anche con valore antifrastico: la sua vittoria fu salutata da fischi. Per estensione, vedere apparire, accogliere con intima gioia, considerare con ammirazione: salutare l'arrivo della primavera. In particolare, acclamare, proclamare: l'assemblea lo salutò suo presidente.