radiòmetro
sm. [sec. XX; radio-+ -metro]. Nome generico dei dispositivi atti alla misurazione dell'intensità di un flusso di energia. Interesse storico ha il radiometro di Crookes, che permette di rivelare il flusso di energia elettromagnetica di una sorgente luminosa. È costituito da un'ampolla sferica di cristallo, a vuoto assai spinto, contenente un mulinello composto da quattro leggere palette, bianche su una faccia e annerite su quella opposta. Illuminando il mulinello, le facce annerite delle palette assorbono una quantità di radiazione molto maggiore di quella assorbita dalle facce bianche, riscaldandosi nel contempo in modo più elevato; così, le molecole di gas che urtano contro di esse vengono respinte con maggiore energia e comunicano a tutto il mulinello un moto rotatorio con velocità proporzionale all'intensità della radiazione. Nella pratica il radiometro di Crookes è stato sostituito da bolometri e termocoppie. Il più semplice radiometro utilizzabile per la misurazione del flusso di energia della radiazione sonora è il disco di Rayleigh. Nella pratica, dato che tale flusso è proporzionale sia al quadrato della pressione sonora istantanea, sia al quadrato della velocità di spostamento delle particelle di fluido in cui si propaga l'energia sonora, è da considerare radiometro un qualsiasi microfono a pressione o a gradiente di pressione.