ròccolo
sm. [sec. XIX; forse dim. settentrionale di ròcca o di ròcco]. Sistema di reti tese per la cattura degli uccelli, in particolare dei tordi, il cui uso è attualmente vietato in Italia. Il roccolo era posto su un pendio più o meno dolce e aveva forma di semicerchio: al centro si trovavano alcuni filari di piante che servivano da posatoio, intorno correva un doppio pergolato le cui pareti distavano fra loro, alla periferia, ca. 1,5 m; su di queste venivano sistemate le reti in cui finivano i volatili indotti a fuggire con spauracchi di vari tipi dall'uccellatore. L'uccellatore si poneva all'ultimo piano di una torretta (detta anch'essa roccolo) posta nella parte alta del pendio e da lì lanciava gli spauracchi; la torretta poteva servire anche quale ritrovo di caccia.