provvidènza

Indice

Lessico

(ant. provedènza, providènza, provvidènzia), sf. [sec. XIII; dal latino providentía, previsione, previdenza].

1) Ant., l'essere provvisto, capacità di provvedere per tempo ai bisogni propri e altrui.

2) L'azione di Dio sul mondo come volontà direttrice degli eventi verso il fine ultimo della creazione (propr., divina provvidenza); per estensione, Dio stesso in quanto s'identifichi con tale azione (spesso con l'iniziale maiuscola): le vie della provvidenza sono infinite; confidare nella Provvidenza; aspettare passivamente l'aiuto della Provvidenza. Fig., circostanza favorevole e insperata; dono che giunge tanto più gradito in quanto inatteso: la pioggia è stata una provvidenza per i raccolti; è una provvidenza che ci sia anche lei.

3) Azione concreta con cui si cerca di provvedere a determinati bisogni; provvedimento (per lo più al pl.): disporre provvidenze a favore dei disoccupati, degli alluvionati.

4) Nome comune a diverse congregazioni religiose: Figlie di Santa Maria della Divina Provvidenza, istituto religioso fondato da L. Guanella, approvato nel 1908 e dedito all'assistenza delle giovani bisognose; Suore della Provvidenza, fondate a Pargue (Francia) nel 1819 per l'educazione dei giovani e l'assistenza agli infermi. Con questo nome operano diversi istituti che hanno sede in Francia, in Canada e negli Stati Uniti. Suore della Provvidenza di S. Gaetano da Thiene, fondate da L. Scrosoppi nel 1845, si dedicano a opere di carità.

Teologia

La provvidenza è generale in rapporto alla struttura globale del creato nelle sue leggi intrinseche universali, di cui gli effetti positivi sono stati da Dio previsti e voluti; particolare in riferimento alle singole persone o cose, per il raggiungimento del cui fine Dio interviene secondo l'ordine dell'organizzazione generale del creato e della sua sapienza. La provvidenza è la manifestazione degli attributi di Dio, in particolare dell'onnipotenza, sapienza e bontà, in rapporto al mondo creato. L'intervento della provvidenza può esprimersi anche nella riparazione dei disordini dovuti all'uomo e in questo caso Dio, secondo il pensiero teologico, può intervenire anche con la sospensione delle normali leggi di natura con un miracolo. L'Antico Testamento è ricco di testimonianze di fede nella provvidenza, connessa soprattutto con la misericordia, fedeltà e giustizia di Dio, cui l'israelita si abbandona con fiducia: “Affida al Signore la tua via e spera in lui e lui agirà” (Salmo 37,5). Il Nuovo Testamento connette esplicitamente la provvidenza con l'amore paterno di Dio e insegna la fiducia in Dio, “poiché il padre vostro sa che voi avete bisogno di queste cose” (Matteo, 6,42). Il Concilio Vaticano II ha rapportato chiaramente la provvidenza ai modi diversi con cui agisce l'opera redentrice del Cristo per la salvezza del mondo.

Filosofia

Il concetto di provvidenza ha avuto rilevanza anche in filosofia prima di svilupparsi compiutamente come concezione teologica. Una provvidenza divina fu già affermata da Platone nel dialogo Le leggi, nel quale condanna l'idea, più tardi fatta propria dagli epicurei, secondo la quale gli dei non si curerebbero del destino degli uomini. Gli stoici, in età ellenistica, concepirono una teoria della provvidenza divina. Nonostante che Epitteto usasse una forma elementare dell'argomento teleologico per provare la supervisione di dio sull'intero universo, gli stoici non giunsero mai a una visione completamente personale della provvidenza. Essi, infatti, restarono legati a un'idea della divinità come principio universale e cosmico, al contempo astratta e fisica, identificandosi questo principio con gli elementi fondamentali della natura, quali l'aria e il fuoco. Inoltre la provvidenza degli stoici, avendo un fine universale, si rifletteva indirettamente sui destini individuali.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora