price

s. inglese (propr., prezzo) usato in italiano come sm. È usato, nel linguaggio economico, in varie espressioni: A) price competition (competizione basata sul prezzo), locuzione utilizzata per quei mercati in cui il prezzo assume il ruolo di fattore critico di successo rispetto ad altre variabili competitive. È la condizione tipica dei mercati in via di saturazione, caratterizzati da una forte concorrenzialità. A essi si contrappongono i mercati non-price, nei quali è possibile creare nicchie monopolistiche adottando politiche di prodotto o promozionali, in grado di differenziare l'immagine del bene o del servizio offerto. B) Price cutting (riduzione di prezzo), politica promozionale consistente nel praticare forti sconti alla clientela; C) price discrimination (discriminazione dei prezzi), politica gestionale rivolta alla differenziazione dei prezzi di uno stesso prodotto, a seconda della collocazione geografica dei singoli mercati di sbocco; D) price earning ratio (indice del prezzo rapportato al profitto), è un indicatore largamente utilizzato nei mercati borsistici per valutare il grado di convenienza all'acquisto di titoli azionari. Si ottiene calcolando il rapporto tra il prezzo unitario di quotazione di un'azione ordinaria e il dividendo con cui questa viene remunerata. Il valore di questo rapporto rappresenta il numero di periodi necessario all'investitore per recuperare il capitale inizialmente speso. E) Price fixing (fissazione del prezzo), indica la definizione di un accordo fra più aziende dello stesso settore di mercato sull'adozione di una uniforme politica dei prezzi. Simili accordi vanno tuttavia sottoposti all'esame dei competenti organi previsti dalla legge per garantire la libera concorrenza. F) Price leader (leader del prezzo), espressione che si riferisce a quell'impresa le cui politiche di prezzo vengono immediatamente prese come riferimento dalle altre aziende dello stesso settore di mercato.