potentizzazióne
sf. Procedura seguita in omeopatia per rendere i rimedi più efficaci scongiurando al tempo stesso la possibilità di effetti collaterali o di un iniziale peggioramento dei sintomi; consiste nell'agitare il rimedio (succussione) subito dopo averlo diluito al fine di liberare l'energia contenuta nelle diverse sostanze che lo compongono. Una volta ottenuta la tintura madre, si procede a varie diluizioni con relative succussioni, fino a ottenere rimedi decimali (cioè in un rapporto di diluizione pari a 1:10) oppure centesimali (in un rapporto di diluizione pari a 1:100). Perciò una potenza 1c si ottiene aggiungendo una goccia di tintura madre a 99 gocce di soluzione idroalcolica, una potenza 2c partendo da una goccia di soluzione 1c, e così via. Il processo formato da questi passaggi, ripetibili fino a 30 volte, prende il nome di potentizzazione perché chi pratica l'omeopatia è convinto che a una maggiore diluizione corrisponda un'azione più spiccata del rimedio.