portacontainers

sm. inv. [dall'impt. di portare+container]. Nave da carico particolarmente adatta al trasporto di containers; ne esistono tipi che possono imbarcare solo containers, altre dotate di stive laterali in cui possono essere trasportati carichi alla rinfusa (part container ship) e altre ancora le cui stive possono accogliere carichi diversi da un viaggio all'altro. Dato il peso e il tipo di carico, le portacontainers hanno, oltre a quello di coperta, un solo ponte sottostante, entrambi muniti di grandi boccaporti; ciò richiede particolari accorgimenti nella costruzione dei ponti e dei boccaporti, che vengono realizzati con acciaio speciale ad alta resistenza, così come la cinta dello scafo; questo è di tipo a struttura longitudinale e il fasciame esterno è collegato a quello interno da numerosi diaframmi trasversali, fra i quali passano piattaforme percorribili; nel doppio fondo e fra le paratie stagne laterali corrono strutture scatolari longitudinali che servono a irrobustire lo scafo e di sostegno ai boccaporti, le quali vengono studiate in modo da sostenere il peso di più containers sovrapposti. Normalmente, gli apparati motore (spesso del tipo a turbina in grado di far raggiungere alla nave i 25 nodi), la plancia, le centrali per la manovra degli apparati di bordo e gli alloggi sono riuniti in un solo blocco posto a poppa, ma talvolta a prora, della nave; gli apparati di bordo, completamente automatizzati, comprendono, oltre ai sistemi di carico/scarico (se presenti) e di controllo del carico, quelli antincendio e termoregolatore; da bordo, il carico viene movimentato mediante gru a portale che corrono su binari posti lungo le fiancate. I containers, trasportati oltre che nella stiva anche sul secondo ponte e sul ponte di coperta, possono essere anche del tipo refrigerato e in tal caso vengono collegati all'impianto frigorigeno di bordo; speciali fermi di ritenuta mantengono solidamente bloccati i containers onde evitarne lo spostamento in qualsiasi condizione di mare.