pluriclasse

sf. e agg. inv. [sec. XX; pluri-+classe]. Raggruppamento di alunni di due (o più) classi sotto la guida di uno stesso insegnante che in tal modo si trova a insegnare ad alunni appartenenti a fasce di età differenti. Introdotta nel sec. XIX per fronteggiare l'alto tasso di analfabetismo, che si riscontrava in particolare negli insediamenti sparsi delle zone rurali e nei centri montani, fu avversata, inizialmente, anche da insigni pedagogisti quali F. S. De Dominicis, il quale criticava proprio la sua peculiarità, essendo scettico circa i risultati che si sarebbero potuti raggiungere e, quindi, circa la qualità stessa dell'insegnamento. Tuttavia ben presto la p. cominciò a svolgere un ruolo di primo piano nell'ambito della lotta all'analfabetismo, grazie anche all'impiego di maestri entusiasti e venne addirittura segnalata come esempio per la scuola tradizionale, in quanto si sviluppò al suo interno una didattica specifica, fondata sul mutuo insegnamento, sulla partecipazione alla vita sociale e sulla scrupolosa organizzazione del lavoro in classe.